In copertina: Wolfgrang Magnus Gebhard, Apoteosi della vittoria austriaca a Belgrado, 1717, particolare, © Museum of the City of Belgrade
Per informazioni commerciali, distribuzione e scontistica compilare il seguente modulo:
L’ILLUSIONE DELLO SPAZIO
Luoghi di confine e di frontiera nell’arte moderna
traduzione di Matteo Parmigiani
a cura di Antonello Tolve
Nel corso della storia, la ricerca dello spazio è sempre stata un tema di grande interesse. Fin dall’antichità classica, lo spazio fisico, il suo doppio imperfetto e lo spazio illusorio utilizzato nelle arti visive, sono stati una delle ossessioni perpetue dell’uomo. Ci sono tuttavia pochissimi studi che mettono in discussione la realtà dello spazio rappresentato e che trattano quei fenomeni liminali che esistono sul confine sfocato tra realtà e immaginazione. Tali spazi non sono mai stati definiti da confini disegnati con cura; di solito erano delineati da barriere effimere e mutevoli.
Proprio per questo motivo gli spazi liminali descrivono quei mondi curiosi confinati in giardini e collezioni, sono alla base di tutti quei sogni di società ideali e costruiscono visioni di spiagge lontane e introvabili. Gli spazi liminali sono i territori che solitamente non si trovano sulle mappe e negli atlanti, non sono soggetti a leggi prospettiche ed eludono le rappresentazioni usuali. Sono sempre oltre e dietro la rappresentazione stabilita dello spazio. Spesso possiedono un ulteriore livello di significato, che trasforma una semplice immagine della natura in un manifesto politico, le linee su pietre preziose nelle forme di città scomparse e le collezioni d’arte private in un sogno di potere assoluto.
Questo libro esplora diverse rappresentazioni e forme di spazi liminali che da un lato hanno profondamente influenzato la storia della prima immaginazione moderna e dall’altro hanno stabilito i modelli per la nostra comprensione degli spazi liminali in quanto fenomeni.
Jelena Todorović è studiosa di storia delle esposizioni e dei festival nella modernità, dei concetti di spazio e tempo nell’età barocca, di storia del collezionismo e si è ampiamente occupata della storia di Trieste nell’Ottocento.
Ordinario di Storia dell’arte moderna all’University of the Arts di Belgrado dove è anche Vicepreside per la Cooperazione Internazionale, è stata visiting professor in vari atenei, tra queste la Technical Sciencies University di Novi Sad e la Univerzitet Mediteran di Podgorica.
Dal 2006 è Custode della State Art Collection di Belgrado, lavoro per cui ha ricevuto, nel 2018, il Premio dell’Unione Europea per il patrimonio culturale (Premio Europa Nostra).
Oltre al lavoro accademico e curatoriale ha partecipato negli anni alla realizzazione di diversi documentari d’arte per la Radio Television serba e per la Rai.
Tra le sue pubblicazioni si ricordano almeno An Orthodox Festival Book in the Habsburg Empire. Zaharija Orfelin`s Festive Greeting XIX of Mojsije Putnik in 1757 (Ashgate, London 2006), Entitet u senci: mapiranje moći i državni spekakl u Karlovačkoj Mitropoliji (Platoneum, Novi Sad 2010) e The Spaces That Never Were in Early Modern Art: An Exploration of Edges and Frontiers (Cambridge 2019).
Scheda del volume
Di | Jelena Todorović |
---|---|
Traduzione di | Matteo Parmigiani |
A cura di | Antonello Tolve |
Data di pubblicazione | Settembre 2020 |
Paese di pubblicazione | Italia |
Copyright | © 2020 KAPPABIT S.r.l. |
Numero di edizione | 1 |
Lingua del testo | Italiano |
Tipologia | Libro cartaceo |
Legatura | Brossura cucita a filo refe |
Formato | mm 180 x 110 |
Pagine | 336 |
Editore | Edizioni Kappabit |
Collana | Figure dell’arte |
ISBN | 9791280058010 |
Prezzo di copertina | € 20,00 (IVA inclusa) |