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Quella di Barreto è una poesia che parte dalla narrazione orale, pronunciata in un tono di voce basso, nemico di ogni possibile retorica e alieno da artifizi, pompa e teatralità. I versi sono a tratti brevi, scanditi, altre volte lunghi, densi, popolati da parole di uso quotidiano eppure mai banali – anzi, dietro la facciata di una semplicità disarmante si scopre una ricercata ricchezza lessicale.
Quando racconta di Mandel’stam nel ghetto di Ojo de Agua Barreto non si riferisce a un impostore che cercasse di spacciarsi per il grande poeta russo o di un folle che avesse perso il senso della realtà e fosse sprofondato nella più classica delle crisi di identità. Barreto ci parla proprio di Osip Mandel’stam, e poco importa che dalla sua biografia questi risulti non essere mai andato in Venezuela né in nessun altro paese del nuovo continente e che sia morto il 15 dicembre 1938 in un gulag stalinista non lontano da Vladivostok, quattordici anni prima che Barreto nascesse e oltre mezzo secolo prima che lo stesso poeta venezuelano andasse a vivere realmente, per un certo tempo, in quel barrio.
(dalla prefazione di Silvio Mignano)
Scheda del volume
Autore | Igor Barreto |
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Traduzione e prologo | Silvio Mignano |
Data di pubblicazione | Ottobre 2022 |
Paese di pubblicazione | Italia |
Copyright | © 2022 KAPPABIT S.r.l. |
Numero di edizione | 1 |
Lingua del testo | Italiano |
Tipologia | Libro cartaceo |
Legatura | Brossura cucita a filo refe |
Formato | mm 205 x 130 |
Pagine | 144 |
Editore | Edizioni Kappabit |
ISBN | 9791280058140 |
Prezzo di copertina | € 15,00 (IVA inclusa) |